giovedì 21 gennaio 2010

the urban planning in Tokyo

the urban planning in Tokyo, un capitolo tratto dal libro Architecture and urnbanism in Tokyo, a cura di Norihiko Dan. Si tratta di una conversazione tra Hidetoshi Ohno e Norihiko Dan.

anni' 40 progetto di una green belt (come a Londra) che non venne mai realizzata.
Secondo Ohno la fortuna del Giappone fu quella di avere un buon rapporto e appoggio dagli USA dopo la seconda guerra mondiale. Il Giappone era la base Americana per seguire la guerra di Corea (scoppiata nel 1949).
Secondo Ohno, dopo la II guerra mondiale, la tendenza degli organi predisposti all'organizzazione del territorio fu quella di controllo più che di promozione, seguendo le leggi del libero mercato.
Negli anni'80 la città da luogo di produzione diventa luogo di consumo, sviluppo del neoterziario.

A Tokyo è difficile dire dove stanno i ricchi, non c'è questo tipo di distinzione. Ohno parla di "ambiguità degli spazi urbani".

Secondo Ohno esiste una buona mobilità sociale (chiunque studia e lavora sodo può riuscire nella vita) però oggi questo, anche per l'effetto dello scoppio della bolla speculativa degli anni'90, sta un po' diminuendo. Questa mobilità sociale è causata anche dalle forti tasse di successione che rendono difficile per una famiglia rimanere ricca.

Ohno ritiene che ci sia poco senso del pubblico, del comune o dell'aggregarsi. Anche per questo all'estero i giapponesi non fanno molta comunità a differenza degli italiani o dei cinesi.

Secondo Ohno esiste un eccesso di democrazia e partecipazione nelle decisioni urbanistiche, servono persone competenti che si prendano delle responsabilità.

Toyo Ito dice che gli architetti producono solo delle increspature, non hanno la forza di fare sistema, parla di sconfitta dell'urban design.

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