giovedì 21 gennaio 2010

Takashi Murakami


Takashi Murakami è un artista giapponese. Ha coniato l'espressione Superflat.

"This superlflat spatial realm - in contrast to a finite, closed circulard world - is an expansive, flat borderless field."

Japan. Towards a totalscape. p.97

"A world with no trascendent dimension, in which the pyramidal social structure collapses in favor of horizontal models and routines of everyday life collapses into a condition of listlessness. (svogliatezza, pigrizia, apatia)."

Hiroshi Azuna, philosopher

Secondo Murakami questa "flatness" si trova anche in molta architettura. Per esempio tutta l'architettura che favorisce la facciata, la pelle dell'edificio nascondendo e mettendo in secondo piano struttura e funzioni. Mi viene in mente la visione di Ginza dall'alto della Tokyo tower che ha un'immagine notturna completamente diversa dal resto della città.

Superflat urbanism

- diffondersi di catene, alberghi, ristoranti, karaoke, pachinko tutti uguali.
- spazi pubblici invasi da schermi. Ci si interfaccia a questi pannelli (Blade runner). Lui la definisce "information architecture".

Homo mobensu

Kisho Kurokawa (fondatore del fruppo dei metabolisti giapponesi) predisse il passaggio da building city a information city e coniò l'espressione "homo mobensu" che sembra molto simile all'Homo ludens di New Babylon di Costant.

"With the advent of the mobile phone (e io aggiungeri dell'i-phone) and interne, a whole new invisible layer of space is constantly around us, combining with the physically moving bodies."

Japan. Towards a totalscape. p.100

Quest'ultima affermazione è molto interessante pensando al concetto di realtà arricchita che si sta svilupando recentemente.




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