"La maggior parte dei progetti dei metabolisti cercava di ridefinire il rapporto tra la sfera pubblica e gli spazi privati; in molti casi questi ultimi prendevano la forma di minicapsule pensate per la produzione di massa." Skira, dizionario dell'architettura
gruppo dei metabolisti
Fumihiki Maki
Kenzo Tange
Kikutake
Kurokawa
Kawazoe (critico d'architettura)
Secondo Tsukamoto (Atelier Bow-wow) Shinohara e Isozaki si staccarono dai metabolisti perchè "il senso di identità e individualità si era totalmente smarrito". Loro hanno cercato di affermare la poetica dell'individualità, come fece anche Toyo Ito (maestro di Sejima e Jun Aoki) che lavorò da Kikutake ed esere rimasto deluso.
"E' interessante rilevare come, guardando a tutti i piccoli studi che operano oggi a Tokyo, ciascuno dei quali sta rigenerando un granellino della città, ci si trovi di fronte a una nuova forma di Metabolismo. In un certo senso si potrebbe dire che, a livello di gruppo, stiamo portando in avanti il lavoro dei metabolisti, non in modo idealistico o immaginario ma in maniera assolutamente pratica e fattiva"
p. 227 ma di che libro? instant asia? quello di Livio Sacchi?
"Non abbiamo nessun interesse per l'architettura "eroica". Si tratta di qualcosa che viene dal profondo: quello che vogliamo è contribuire a produrre spazio vivo." p.227
spazio pubblico in Giappone: mescolanda di "aria domestica" e "microcommercio".
invasione dello spirito domestico nel settore pubblico e commerciale. p.236
Interesse per il tessuto urbano di Tokyo. Varietà e vitalità data dal singolo edificio, dal singolo frammento. Come dei villaggi. Si tratta di un tessuto molto aperto e dinamico. Quello progettato è chiuso, statico.
Intervenire con MICROURBANISTICA
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