Un glossario di concetti spaziali, Teruyuki Monnai, in Casabella n. 608-609
NOKISHITA: Spazio sotto la grondaia
MA: tempo+ spazio. Intervallo tra due oggetti o tra due momenti. Il "vuoto" tra due cose. Solo in Giappone si "mishia" un intervallo sia spaziale che temporale. Il Kanji fu importato dal cinese ma indicavo solo l'intervallo spaziale. Questa espressione si usa anche in musica.
OKU: spazio più interno. Vedere i saggi di Fumihiko Maki (ha addirittura coniato il termine okuità) e Tadao Ando. L'oku si raggiunge dopo avere attraversato diverse soglie più o meno nette.
UTSUROI: Quando la divinità (kami) emerge dall'ombra. Simboleggia il cambiamento, il passaggio di stato.
MIEGAKURE: Sistema spaziale dove non puoi cogliere tutti gli oggetti nello stesso momento. Ad esempio il giardino kaiyushiki.
MITATE: metafora. Simboleggia qualcosa con degli elementi. Ad esempio il giardino Karesansui.
YOHAKU: Principio secondo il quale gli elementi inutili sono progressivamente eliminati. (minimalismo giapponese)
WABI, SABI: 1 vita austera vissuta in povertà e sobrietà. 2 (sabi) patina del tempo.
"La caratteristica dello spazio urbano, in cui si ritrovano alcuni dei concetti spaziali che abbiamo descritto, è di avere una struttura in cui parti eterogenee sono collegate da relazioni flessibili.
Nello spazio della città giapponese sono queste parti a rivelare una coerenza interna mentre il loro insieme è il frutto di un processo di accumulazione apparentemente casuale, privo di un ordine visualizzabile."
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