MILANO - Il paragone più calzante è quello degli Orazi e dei Curiazi: non potendo affrontare da solo tre nemici in una volta sola, l'ultimo Orazio sopravvissuto nel mitologico combattimento comincia a farsi inseguire rompendo il fronte avversario e riuscendo in questo modo a duellare con un rivale alla volta. Fino a risultare vincitore. La piccola Svizzera, assediata dalla comunità internazionale a caccia dei capitali rifugiatisi nelle banche di Lugano e Zurigo, sta adottando la stessa tattica, e fino a oggi con successo. L'Europa, che tutto avrebbe da guadagnare facendo fronte compatto sulla tassazione dei conti off shore è invece divisa e indecisa sulla linea da tenere con Berna. Ecco perché il ministro Giarda due giorni fa ha annunciato in Parlamento che l'Italia al momento rinuncerà a cercare un accordo con la Svizzera sui soldi fuggiti a nord delle Alpi.
L'origine della controversia è una convenzione con l'Ocse che il parlamento elvetico ratifica nel settembre del 2009: con esso la Svizzera accetta di tassare i capitali stranieri confluiti nei suoi forzieri e di girare l'imposta ai Paesi di origine dei correntisti. In cambio ottiene il no alle temutissime fishing expeditions, vale a dire la trasmissione indiscriminata di dati fiscali sulla sua clientela. Le banche pagano, in altre parole, ma il segreto bancario è salvo.
La convenzione Ocse non entra in vigore automaticamente ma deve essere preceduta da trattati internazionali con i singoli governi. E qui il fronte si spacca. Germania e Gran Bretagna (i cui cittadini custodiscono in Svizzera secondo alcune stime rispettivamente 80 e 20 miliardi di euro) approfittano al volo dell'opportunità e nei primi mesi del 2011 firmano con Berna accordi in base ai quali sui conti svizzeri viene applicato un duplice prelievo con aliquote oscillanti tra il 25 e il 34%. Analogo patteggiamento viene offerto a Italia, Francia e Grecia.
Ma qui arriva lo stop dell'Unione europea. «Gli accordi sottoscritti da Germania e Gran Bretagna sono casi da non ripetere» ammonisce il 15 novembre scorso Algirdas Semetas, commissario Ue alle questioni fiscali, minacciando sanzioni. Tre le obiezioni avanzate: prima, è meglio puntare a un accordo unico con la Svizzera per non creare condizioni di disparità tra Stati dell'Unione che creerebbero movimenti anomali di capitali; seconda: c'è una direttiva comunitaria che fissa al 35% l'aliquota da applicare alla Svizzera e quelle concordate da Londra e Berlino sono più basse; terza: gli accordi sottoscritti perpetuano l'anonimato degli esportatori di capitali e questo non va bene. E a questa linea si conforma il ministro Giarda nella sua risposta di due giorni fa a Montecitorio. «L'Italia ricaverebbe solo vantaggi dalla firma di un accordo con noi - dichiara il deputato elvetico Dick Marty, che a settembre aveva intavolato la trattativa con Roma - perché otterrebbe subito denaro per le sue casse in crisi. Ma evidentemente Roma in questo momento non vuole o non può aprire un contenzioso con Bruxelles».
«E invece la questione va riaperta - dice da Roma il deputato pd Francesco Boccia - perché non possiamo aspettare i tempi lunghi della Ue. Intanto tassiamo i capitali degli evasori e quando l'Europa avrà trovato una sua linea comune, anche l'Italia si adeguerà».
Claudio Del Frate, da Corriere on line del 09 12 2011
venerdì 9 dicembre 2011
venerdì 2 dicembre 2011
Shingo Araki
Da Goldrake a Lady Oscar, passando poi negli anni Ottanta a Lupin III e Kiss me Licia, molti dei cartoni animati che hanno cresciuto un’intera generazione li aveva disegnati lui: Shingo Araki, morto oggi all’età di 72 anni in Giappone. Araki, nato a Nagoya nel 1939, fu uno dei più grandi disegnatori specializzati nel far vivere nei cartoon (anime) personaggi nati come fumetti (manga).
Il suo primo lavoro di grande respiro, ben conosciuto anche da noi, fu Kimba il leone bianco, nato nel 1965. Poi appunto l’incredibile produzione iniziata negli anni Settanta. Quando, come disegnatore (soprattutto di personaggi, specialmente maschili), animatore e produttore, ha messo la firma a vario titolo su quasi tutti i cartoni animati giapponesi che sono stati trasmessi sulle tv italiane: La principessa Zaffiro, Rocky Joe, Ryu il ragazzo delle caverne, Babil Junior, Sam il ragazzo del West (con la meravigliosa sigla cantata da Nico Fidenco, vedi sotto), Bia, Goldrake (sopra la sigla finale) e Lupin III appunto. Fino ai Cavalieri della Zodiaco, serie anche al cinema che lo ha tenuto impegnato fino al 2008, quando all’età di 69 anni si è ritirato.
Da "La Repubblica" on-line del 02-12-2012, articolo di Federico Cella
lunedì 7 novembre 2011
William Gibson Meta City
Alcuni estratti da un articolo pubblicato sullo speciale de "le scienze" di novembre 2011 sulle città.
Quello che stavo immaginando, adesso lo vedo, era un aumento non delle dimensioni ma del numero di scelte. Le città offrivano più scelte dei villaggi, aumentando in numero e le casualità dei potenziali contatti umani e culturali. Le città erano vasti motori multistratificati di scelte, popolati principalmente da estranei.
E' questo il pericolo della riduzione delle scelte, del controllo che cala dall'alto. E' la maledizione delle attrazioni rinchiuse dietro cancelli e botteghini, il fato che attende da ultimo tutte le Disneyland: non si può cambiare la destinazione d'uso dei parchi a tema. Le città, per sopravvivere, devono essere capaci di lunghe fughe di riadattamento.
Le città riuscite (cioè quelle che continuano ad andare avanti) sono costruite, come lacche cinesi, da strati innumerevoli: di vite, di scelte incontrate e fatte.
Il futuro delle città sarà di due modalità differenti, combinate entro una meta-città ageografica e ancora largamente non riconosciuta che è internet.
Quello che stavo immaginando, adesso lo vedo, era un aumento non delle dimensioni ma del numero di scelte. Le città offrivano più scelte dei villaggi, aumentando in numero e le casualità dei potenziali contatti umani e culturali. Le città erano vasti motori multistratificati di scelte, popolati principalmente da estranei.
E' questo il pericolo della riduzione delle scelte, del controllo che cala dall'alto. E' la maledizione delle attrazioni rinchiuse dietro cancelli e botteghini, il fato che attende da ultimo tutte le Disneyland: non si può cambiare la destinazione d'uso dei parchi a tema. Le città, per sopravvivere, devono essere capaci di lunghe fughe di riadattamento.
Le città riuscite (cioè quelle che continuano ad andare avanti) sono costruite, come lacche cinesi, da strati innumerevoli: di vite, di scelte incontrate e fatte.
Il futuro delle città sarà di due modalità differenti, combinate entro una meta-città ageografica e ancora largamente non riconosciuta che è internet.
lunedì 31 ottobre 2011
Hiromi Uehara
E come al soliti in internet cerchi una cosa e ne trovi un'altra. Anche lei sembra molto in gamba.
W il Giappone!
http://www.youtube.com/watch?v=8-WpNs6qU94&feature=related
W il Giappone!
http://www.youtube.com/watch?v=8-WpNs6qU94&feature=related
Chihiro Yamanaka
Ieri sera questo scricciolo si è materializzato a Senigallia e ha fatto un concerto strepitoso al caffè boudoir a Senigallia. Il pianoforte non aveva abbastanza tasti!
Eccezionale! Molto bravi anche il batterista ed il contrabbassista che l'accompagnavano.
Bravissima!
http://www.youtube.com/watch?v=LeTjY_2gXNg
Eccezionale! Molto bravi anche il batterista ed il contrabbassista che l'accompagnavano.
Bravissima!
http://www.youtube.com/watch?v=LeTjY_2gXNg
domenica 30 ottobre 2011
L'uomo duplicato
Tertuliano Maximo Alfonso non appartiene a quel numero di persone straordinarie che son capaci di sorridere anche quando sono sole, la sua indole è piuttosto incline alla malinconia, al raccoglimento, a un'esagerata consapevolezza della transitorietà della vita, a un'inguaribile perplessità dinanzi a quegli autentici labirinti cretesi che sono i rapporti umani. p173
l'uomo duplicato -la casa -.
La casa di Tertuliano Maximo Alfonso gli ha aperto le braccia come un'altra mamma, con la voce dell'aria ha mormorata, Vieni, figlio mio, eccomi qui ad aspettarti, io sono il tuo castello e il tuo baluardo, contro di me non vale nessun potere, perché sono tua anche quando sei assente, e sia pur distrutta sarò sempre il luogo che fu tuo. p. 225
L'uomo duplicato - il destino -.
Forse non vogliono, forse non possono, tutte le ragioni del destino sono umane, unicamente umane, e se qualcuno, basandosi sulle lezioni del passato, preferisce dire il contrario, sia in prosa sia in verso, non sa di cosa parla, con mille scuse per l'azzardato giudizio. p. 211
L'uomo duplicato - i colini della voce -.
Scusi, devo esserle sembrato sconveniente, ma non avevo intenzione di ferirla, Suppongo di no, ha soltanto confuso il senso delle parole, succede sempre, quel che vale sono i filtri che con il tempo e la continuità nell'ascoltare si vanno tessendo in noi, Che sono questi filtri, Sono come una sorta di colini della voce, le parole, quando passano, lasciano sempre dei fondi, per sapere in effetti cosa volevano comunicare bisogna analizzare questi fondi minuziosamente,... p. 204
L'uomo duplicato - il senso comune-.
Chi, Voi tutti, uomini, donne, il senso comune non è altro che una forma di media aritmetica che sale o scende secondo la marea, Prevedibile, dunque, Effettivamente, sono la più prevedibile di tutte le cose che ci siano al mondo, Per questo mi stavi aspettando in auto, Ormai era tempo che mi facessi rivedere, avresti persino potuto accusarmi che stavo tardando troppo...
P. 189 L'uomo duplicato, José Saramago, Univesale economica Feltrinelli, 2010. Traduzione Rita Desti.
P. 189 L'uomo duplicato, José Saramago, Univesale economica Feltrinelli, 2010. Traduzione Rita Desti.
venerdì 23 settembre 2011
raumlabor berlin
domenica 18 settembre 2011
nuove riviste di architettura (critica)
http://www.abitare.it/it/design/la-febbre-delle-riviste-indipendenti/
San rocco
New Geographies (Harward)
DOMA (macedonia)
http://www.mascontext.com/
http://kaleidoscope-press.com/
Beyond: Short Stories on the Post-Contemporary (Nata in portogallo ma legata al mondo anglosassone)
Block. Architecture etc…(londinese, Sergison bates e altri)
Generalist. Magazine for Architecture (Dipartimento di Architettura della Technische Universität Darmstadt)
Criticat (parigi)
Conditions. Independent Scandinavian Magazine for Architecture and Urbanism (Norvegia)
http://junkjet.net/ (germania)
Face B. Architecture from the other side
MONU. Magazine on Urbanism (olanda)
Apartamento. An everyday life interiors magazine (Barcellona Milano)
Pula (collettivo croato di Pula)
New City Reader. A Newspaper of Public Space
Un’altra tendenza abbastanza frequente è la sperimentazione dei formati, in particolare mappe, pieghevoli e poster. MAP. Manual of Architectural Possibilities è un foglio pieghevole con disegni molto in stile Bartlett, di Peter Cook, e accompagnati da riflessioni poetico-oniriche su temi poco idillici come “quarantena” o “antartica”. Promossa dal giovane architetto David Garcia, MAP, grazie al fatto di esser venduta a un prezzo abbastanza accessibile, ha riscosso un buon successo presso gli studenti.
Da un articolo di Francisco Gonzalez de Canales su Abitare on-line
San rocco
New Geographies (Harward)
DOMA (macedonia)
http://www.mascontext.com/
http://kaleidoscope-press.com/
Beyond: Short Stories on the Post-Contemporary (Nata in portogallo ma legata al mondo anglosassone)
Block. Architecture etc…(londinese, Sergison bates e altri)
Generalist. Magazine for Architecture (Dipartimento di Architettura della Technische Universität Darmstadt)
Criticat (parigi)
Conditions. Independent Scandinavian Magazine for Architecture and Urbanism (Norvegia)
http://junkjet.net/ (germania)
Face B. Architecture from the other side
MONU. Magazine on Urbanism (olanda)
Apartamento. An everyday life interiors magazine (Barcellona Milano)
Pula (collettivo croato di Pula)
New City Reader. A Newspaper of Public Space
Un’altra tendenza abbastanza frequente è la sperimentazione dei formati, in particolare mappe, pieghevoli e poster. MAP. Manual of Architectural Possibilities è un foglio pieghevole con disegni molto in stile Bartlett, di Peter Cook, e accompagnati da riflessioni poetico-oniriche su temi poco idillici come “quarantena” o “antartica”. Promossa dal giovane architetto David Garcia, MAP, grazie al fatto di esser venduta a un prezzo abbastanza accessibile, ha riscosso un buon successo presso gli studenti.
Da un articolo di Francisco Gonzalez de Canales su Abitare on-line
postilla città-isole di fondazione
A seguito del precedente post vorrei citare la notizia trovata su yahoo news riguardo "second life" che è in totale declino e prossimo alla chiusura. Insomma gli Avatar non hanno funzionato. Quello che mi ha colpito e non conoscevo sta nel fatto che in Second life si potevano comprare "isole", come quelle "vere" che hanno fatto a Dubai (anche loro pare stiano fallendo).
isole-città di fondazione
Sul primo numero di "San Rocco" c'è un intervento di Eduard Sancho Pou dal titolo "pin ups, racetracks and baby elephants, or how to develop an artificial island Strategy" in cui si parla, con un taglio avvincente, della creazione di isole o terreni "artificiali".
L'articolo parte citando il gran premio di Abu Dhabi che viene corso sul circuito di Yas Marina, Situato sulla Yas Island, un'isola artificiale nel Golfo Persico sulla quale, oltre al circuito - che è un'imitazione del tracciato del gran premio di Monaco - si è sviluppata una specie di città.
L'articolo prosegue con l'interessante storia di Carl G. Fisher, americano, che diventato ricco grazie ad un brevetto per le lampade ad acetilene da mettere sulle macchine (intuì la diffusione delle autovetture) creò prima il circuito di Indianapolis nel 1909 (intuì presto il divertimento per le masse) e poi bonificò tutta l'area su cui sorse Miami beach.
E' interessante questo articolo perché si apre con una domanda: è più conveniente costruire su del terreno artificiale rubato al mare o sulla terra esistente?
La storia di Miami Beach e di altre storie simili (mi viene da pensare alla baia di Tokyo, alle bonifiche fasciste, ecc.) fa propendere per una risposta però l'articolo, nel finale, tornando a parlare di Yas Island, pone molti dubbi sulla durata e solidità di queste operazioni e si conclude con questa considerazione che fa molto riflettere e si ricollega al discorso fatto con Alessandro nell'articolo proposto per quel numero di San Rocca da me a Ale sull'importanza delle infrastrutture.
"Miami was saved (da un uragano del 1926 e dalla crisi economica del 1929) tahnks to its infrastructure, thanks to Fisher's Dixie Highway, which allowed for various migrations and the city's repopulation. Yas Marina, in contrast, has no motorways to connect it to large masses of people; it lacks that umbilical cord to the middle class." p 102
giovedì 8 settembre 2011
ore giapponesi I. sul matrimonio
Come al solito gli amanti, lasciati in pace, sarebbero forse stati felici; ma non si sposa mai una donna od un uomo, bensì un ambiente, una società. E questi sono stati duri sin dall'inizio, sia da parte giapponese che da parte americana.
p 108
Fosco Maraini, Ore Giapponesi, Ed. Corbaccio, Nuova Edizione, Milano 2000
p 108
Fosco Maraini, Ore Giapponesi, Ed. Corbaccio, Nuova Edizione, Milano 2000
lunedì 5 settembre 2011
crisi 2008 III
Il modo in cui operavano società come JP Morgan o Lehman Brothers aveva ormai poco a che fare con le attività bancarie tradizionali. Una banca non si limitava più a concedere un prestito e a segnalarlo sui libri. Adesso il prestito era un punto di partenza e generava il primo anello di una catena di cartolarizzazione che distribuiva il rischio del prestito fra decine, se non centinaia e migliaia di parti. La cartolarizzazione doveva servire a ridurre il rischio e aumentare la liquidità, ma in realtà significava che gli istituti e investitori erano interconnessi tra loro nel bene e nel male. Un fondo pensioni comunale in Norvegia poteva avere nel suo portafoglio mutui subprime californiani senza neppure saperlo. A peggiorare le cose, molte società finanziarie avevano preso a prestito somme rilevanti dando a garanzia questo genere di titoli, facendo ricorso alla cosidetta leva finanziaria per amplificare i ritorni. Ciò non fece che acuire il male quando i titoli cominciarono a perdere valore.
p94
p94
crisi 2008 II
RIASSUNTO DELLA CRISI
La questione immobiliare, aveva creduto (Barnanke, presidente della FED nel agosto 2007), era limitata alla crescita dei prestiti subprime a debitori che possedevano un credito scarso. Anche se il mercato dei subprime era spuntato come un fungo, crescendo fino ad ammontare a 2 trilioni di dollari, restava ancora soltanto una frazione del mercato americano totale dei mutui ipotecari, che ammontava a 14 trilioni di dollari.
L'analisi tuttavia non teneva conto di una serie di fattori critici, come il fatto che il legame fra il mercato immobiliare e il sistema finanziario era ulteriormente complicato dal ricorso crescente a derivati esotici. Titoli il cui reddito e valore derivavano da un insieme di mutui ipotecari venivano amalgamati, affettati, e nuovamente riconfiguarati, e in breve tempo andavano a costituire la base di nuovi prodotti di investimento venduti col nome di collateralized debt obbligation (cdo).
p.94
La questione immobiliare, aveva creduto (Barnanke, presidente della FED nel agosto 2007), era limitata alla crescita dei prestiti subprime a debitori che possedevano un credito scarso. Anche se il mercato dei subprime era spuntato come un fungo, crescendo fino ad ammontare a 2 trilioni di dollari, restava ancora soltanto una frazione del mercato americano totale dei mutui ipotecari, che ammontava a 14 trilioni di dollari.
L'analisi tuttavia non teneva conto di una serie di fattori critici, come il fatto che il legame fra il mercato immobiliare e il sistema finanziario era ulteriormente complicato dal ricorso crescente a derivati esotici. Titoli il cui reddito e valore derivavano da un insieme di mutui ipotecari venivano amalgamati, affettati, e nuovamente riconfiguarati, e in breve tempo andavano a costituire la base di nuovi prodotti di investimento venduti col nome di collateralized debt obbligation (cdo).
p.94
crisi 2008
Ad agosto 2007 la Fed nelle persone di Kashari, Swagel, ed altri (il direttore della FED era Barnanke) preparano una relazione dove hanno intuito i rischi legati ai mutui subprime e la conseguente potenziale insolvenza delle banche.
Però fino a poco prima avevano sottovalutato quanto fossero rischiosi i titoli legati a questi mutui. La "spia" arrivò dall'Europa dalla banca Bnp Parisbas <>La completa evaporazione della liquidità in certi segmenti del mercato americano della cartolarizzazione ha reso impossibile valutare correttamente certe attività a prescindere dalla loro qualità o dal loro rating di credito>> spiegò la banca. Era un segnale agghiacciante che i trader consideravano gli asset legati ai mutui ormai radioattivi, non negoziabili a qualsiasi prezzo. La Banca Centrale Europea reagì con prontezza pompando quasi 95 miliardi di euro nei mercati monetari in euro: un'iniezione di contanti maggiore di quella che aveva fatto seguito agli attacchi dell'11 settembre. p 92
Però fino a poco prima avevano sottovalutato quanto fossero rischiosi i titoli legati a questi mutui. La "spia" arrivò dall'Europa dalla banca Bnp Parisbas <
mercoledì 18 maggio 2011
Alva noto
http://www.youtube.com/watch?v=OJORJFSWE1I&feature=related
Artista video e musicista tedesco al secolo Carsten Nicolai. Dagli anni '80 sperimenta con video, musica e proiezioni computer. Il video postato è un tour su una metropolitana di Berlino con musiche di Sakamoto.
http://www.ondarock.it/elettronica/alvanoto.htm
Artista video e musicista tedesco al secolo Carsten Nicolai. Dagli anni '80 sperimenta con video, musica e proiezioni computer. Il video postato è un tour su una metropolitana di Berlino con musiche di Sakamoto.
http://www.ondarock.it/elettronica/alvanoto.htm
mercoledì 27 aprile 2011
Guido Rossa
Fu un operai, sindacalista, militante del PCI che venne ucciso dalle brigate rosse nel 1979 perché denunciò un collega brigatista nella sua fabbrica.
Per la prima volta le BR prendono di mira un "interno" della sinistra.
Ricordo il numero di vittime che mi fece impressione degli anni di piombo, circa 3000 se non ricordo male, da libro di Anna Laura Braghetti che fu responsabile del rapimento di Aldo Moro.
La figlia di Guido Rossa, Sabina, è una parlamentare del PD.
http://www.sindromedistendhal.com/Terrorismo/11-GuidoRossa.htm
i brontosauri
Un pensiero che gira nelle teste di tanti da diverso tempo: la sinistra italiana è seriamente ostacolata dalla presenza di vecchie nomenclature politiche che frenano e ostacolano la sana esistenza del Partito Democratico?
Uno legge il libro di Renzi, poi la chiacchierata con con Marco, e poi legge questo articolo di Repubblica del 27 aprile 2011 titolato "L'autsider targato Vendola spaventa la destra di Cagliari" riguardo la candidatura a sindaco di Cagliari di un giovane del PD tale Massimo Zedda e ci trova questa frase:
"E comunque non dimentica la telefonata che Massimo D'Alema fece a Matteo Renzi il giorno delle primarie fiorentine, raccontata dallo stesso sindaco-rottamatore: "D'Alema mi disse: ora sostengono che tu sia l'astro nascente della sinistra. Ti consiglio di stare attento perché l'ultimo astro nascente, Renato Soru, l'abbiamo maciullato". Una macelleria che precedette di poco quella del segretario di allora Walter Veltroni."
Ma quando si levano dai coglioni 'sti vecchi rompicazzi?
Uno legge il libro di Renzi, poi la chiacchierata con con Marco, e poi legge questo articolo di Repubblica del 27 aprile 2011 titolato "L'autsider targato Vendola spaventa la destra di Cagliari" riguardo la candidatura a sindaco di Cagliari di un giovane del PD tale Massimo Zedda e ci trova questa frase:
"E comunque non dimentica la telefonata che Massimo D'Alema fece a Matteo Renzi il giorno delle primarie fiorentine, raccontata dallo stesso sindaco-rottamatore: "D'Alema mi disse: ora sostengono che tu sia l'astro nascente della sinistra. Ti consiglio di stare attento perché l'ultimo astro nascente, Renato Soru, l'abbiamo maciullato". Una macelleria che precedette di poco quella del segretario di allora Walter Veltroni."
Ma quando si levano dai coglioni 'sti vecchi rompicazzi?
martedì 22 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
giovedì 17 marzo 2011
venerdì 18 febbraio 2011
mercoledì 16 febbraio 2011
2PST
Il gruppo 2PST composta da: Concezio Petrucci, Mario (Mosè) Tufaroli, Emanuele Filiberto Paolini e Riccardo Silenzi, vince i concorsi per le città di fondazione di Aprilia, Pomezia e Fertilia (in Sardegna, vicino ad Alghero).
da approfondire
Ho scoperto di questo gruppo da una discussione con Andrea Colella che mi parlava del libro "Canale Mussolini" di Antonio Pennacchi dove si parla delle ponifiche nell' Agro-pontino e la costruzione delle città di fondazione.
martedì 15 febbraio 2011
statuine di Meissen per Riccardo (e capirlo)
Articolo su ABITARE n.459 del 2009 sulle ceramiche di Pierre Charpin. SI parla anche delle statuine. Testo di Alessandro Mendini
Capitolo “porcellana come Thriller”
“I re con la porcellana intesa come luogo di status symbol. Tradimenti fra re, nobili e regine per carpirne la perfezione di formule nascoste che dovevano renderne sempre più bella, ricca ed esclusiva questa materia forte come l’oro. E il fenomeno delle STATUINE, queste miniature di azioni della vita reale. Le statuine di Meissen, le più belle della storia, copiate sempre da tutti, all’inizio anche da Sèvres.
http://it.wikipedia.org/wiki/Porcellana_di_Meissen
20 sigarette
E' un film uscito recentemente, a settembre 2010, sull'attentato a Nassirya, in Iraq, raccontato da uno dei sopravvissuti, Aureliano Amadei che era aiuto regista di Stefano Rollo morto nell'attentato. Sono morti 26 militari e due civili, il regista e un operatore umanitario.
E' un film autobiografico con poca retorica.
Leporello
“Leporello è un nome irresistibile-con le sue reminiscenze medievali, l’aura di lebbra e naturalmente la creatura cantata da Mozart e Da Ponte nel Don Giovanni-. E proprio a causa del noto "catalogo è questo", sulle cui ante a fisarmonica il servitore di Don Giovanni si appunta le conquiste del padrone, il "leporello" è diventato nel gergo di grafici e stampatori un gesto tipografico, una modalità per mezzo della quale i contenuti di un libro vengono ordinati secondo una sequenza che attraversa lo spazio, lo taglia come un colpo di scimitarra avvertito in 3D , ne srotola gli effetti, con la stessa attenzione di due dita che tirano via da una scatola le istruzioni di qualche arcano mistero, alla stregua di un rito, un insieme di formule, una litania.”
Gianluigi Ricuperati
Da “Il Sole 24 ore” del 13 febraio 2011-02-15
Un articolo che parla del libro della candese Anne Carson intitolato Nox edito dalla casa New Directions.
“…ed è precisamente questo: un leporello, chiuso dentro una scatola di un grigio-ocra spento e solenne, che assomiglia davvero a una pietra che riesce a essere allo stesso tempo tombale e angolare.”
Narra la storia di una donna separata dal fratello da anni che apprende della sua morte e ricostruisce, come un diario, un racconto. “Ci sono frammenti di lettere, francobolli, stampe, ritagli, pezze giustificative di una vita che non si è conosciuta abbastanza: c’è un viaggio in Danimarca, ci sono ricordi d’infanzia, la chiesa in cui si è svolto il funerale, e ancora domande senza risposta, e illuminazioni senza domani. Nox è un libro-mostra, un passo assai complesso e ricco verso la definitiva conquista del libro-oggetto da parte di tanti autori letterari che apprezzano la comodità dell’e-book ma sanno che gli esseri umani hanno bisogno di soddisfazione e non solo di comodità. Prima o poi qualche curatore d’arte dovrà soffonderlo nelle sale di una galleria o di un museo, proprio perché contiene una sottigliezza classica e una profondità esperienziale che molri artisti convertiti alla narratività si sognano”
mercoledì 2 febbraio 2011
Charles Sanders Pierce
la siciliana ribelle
Ieri sera a "Linea d'ombra" abbiamo visto il film la siciliana ribelle di Marco Amenta. Mi è sembrato ben fatto ed è ispirato alla storia di Rita Atria, una testimone di giustizia che aiutò molto il giudice Borsellino per le sue indagini e che si suicidò sette giorni dopo la morte del giudice.
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Rita_Atria
Marco Amenta
http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Amenta
martedì 1 febbraio 2011
l'uomo dei cerchi azzurri
"l'uomo dei cerchi azzurri" di Fred Vargas che è una donna e si chiama Frédérique Audouin-Rouzeau.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fred_Vargas
Il libro mi ha preso molto, lo sto finendo e vorrei trascriverne dei pezzi. Mi piace molto la caratterizzazione dei personaggi.
Interessante anche la storia di quest'uomo che cerchia degli oggetti abbandonati sui marciapiedi, ricorda un po' il Rojo group di Fujimori e la loro ricerca di oggetti interessanti nella città. Per i detournement dei personaggi, per l'attenzione data alla città nel racconto sembra ci sia una scia dei situazionisti nei suoi lavori.
Visti i recenti fatti di cronaca è di interesse il fatto che l'autrice si sia battuta per la libertà di Cesare Battisti ed ha scritto un libro non uscito in Italia "La vérité sur Cesare Battisti" nel 2004.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fred_Vargas
Il libro mi ha preso molto, lo sto finendo e vorrei trascriverne dei pezzi. Mi piace molto la caratterizzazione dei personaggi.
Interessante anche la storia di quest'uomo che cerchia degli oggetti abbandonati sui marciapiedi, ricorda un po' il Rojo group di Fujimori e la loro ricerca di oggetti interessanti nella città. Per i detournement dei personaggi, per l'attenzione data alla città nel racconto sembra ci sia una scia dei situazionisti nei suoi lavori.
Visti i recenti fatti di cronaca è di interesse il fatto che l'autrice si sia battuta per la libertà di Cesare Battisti ed ha scritto un libro non uscito in Italia "La vérité sur Cesare Battisti" nel 2004.
domenica 23 gennaio 2011
giap!
Catrame
Un giallo o meglio un noir ambientato a Calvairate un quartiere dormitorio di Quarto Oggiaro a Milano.
Un poliziotto ligio al dovere, i servizi segreti, il terrorismo degli anni di piombo che riemerge. Come viene scritto in seconda di copertina "un groviglio di fili elettrici che affondano nel terreno della nostra storia recente". E' stato il romanzo d'esordio di questo autore.
Giuseppe Genna era dentro il collettivo di Luther Blisset
Catrame, Giuseppe Genna, Arnoldo mondadori editore, 1999, Milano.
sabato 22 gennaio 2011
che la festa cominci
I libri di Ammaniti mi catturano. Scrive in un modo tale da incollarti al libro. Mi piacerebbe fare un'analisi un po' più approfondita della struttura narrativa dei suoi romanzi per capire come riesce a creare questa tensione che fa entrare il lettore nel racconto. Un espediente che usa spesso è quello di far correre due o tre storie parallele che all'inizio non hanno niente a che fare tra loro e lasciar intuire che prima o poi si incroceranno.
I suoi personaggi sono delle caricature che però sono anche specchi precisi di realtà contemporanee. Inoltre ha un'ironia e un sarcasmo sottili e sa creare delle situazioni realmente comiche.
Mi sembra anche attento all'ambientazione delle sue storie e alla descrizione o meglio alla resa nel testo di questi luoghi.
In particolare in questo romanzo ho scoperto Villa Ada A Roma. Da visitare assolutamente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Ada_(Roma)
"Il suo segreto era starsene abbastanza vicino alla vita, in modo da poter osservare l'orrore dell'umanità con sarcasmo, ma mai dentro. Ora invece era in mezzo a quel circo e non si sentiva diverso da quei pagliacci. Era meglio rimanere zitto, in un atteggiamento riflessivo da scrittore." p.204
citazione de l'Amleto di Shakespeare a p. 127
"Da qualche tempo, non so perché, ho perso tutto il mio buonumore e ho abbandonato ogni esercizio. E in realtà son così giù d'umore che questo bell'edificio, la terra, mi sembra un promontorio sterile, questa volta d'aria stupenda, quello straordinario firmamento lassù, quel tetto maestoso trapuntato di fuochi d'oro, ebbene a me non pare che una massa lurida e pestifera di vapori. Che opera d'arte è l'uomo, com'è nobile la sua ragione, infinito nelle sue capacità, nella forma e nel muoversi esatto e ammirevole, come somiglia a un angelo nell'agire, a un Dio nell'intendere: la beltà del mondo, la perfezione tra gli animali, eppure, per me, cos'è questa quintessenza di polvere? L'uomo non mi piace e nemmeno la donna."
"Sì, l'imprevedibile chef bulgaro adorava la fame e odiava l'appetito. L'appetito era l'espressione di un mondo satollo e soddisfatto, pronto alla resa. Un popolo che assapora invece di mangiare, che stuzzica invece di sfamarsi, è già morto e non lo sa. La fame è sinonimo di vita. Senza fame l'essere umano è solo una parvenza di sé stesso e di conseguenza si annoia e comincia a filosofeggiare." p. 277
Niccolò Ammaniti, che la festa cominci, 2009, Einaudi, Torino
Dan Flavin riflessione
Leggendo la tesi di Federica sulle installazioni di Dan Flavin a Villa Panza a Biumo mi viene da fare la riflessione, probabilmente molto banale e meglio formulata già da altri, che ciò che rientra nella categoria di opere d'arte è oggi qualcosa che crea delle situazione particolari di percezione. Ovvero le opere d'arte sono come dei dispositivi (spaziali, concettuali, raramente figurativi) che creano una situazione o un'atmosfera che dispongono il fruitore in un certo modo e ,a volte gli comunicano qualcosa. Mi sembra importante sottolineare la differenza tra opere informano e comunicano. Nel senso che l'informazione è codificata e decodificata la comunicazione può avvenire attraverso canali altri che non presuppongono una codifica-decodifica (mi riferisco in particolare alla pittura religiosa ad esempio).
A tal proposito mi viene in mente il film di Bellocchio "l'ora di religione" dove una presunta insegnante di religione, parlando al protagonista che è un pittore, gli dice che nei suoi quadri lui esprime il meglio e sembra più concentrato non sulle figure ma nel contorno e poi aggiunge "Come i pittori del rinascimento che potevano esprimere il meglio nello sfondo, nel poco spazio che le figure dei santi lasciavano libero.
domenica 9 gennaio 2011
Il castello bianco
Letto durante le vacanze.
Mi piacerebbe leggere un altro libro dello stesso autore tradotto da un altro traduttore.
http://www.mondimedievali.net/Rec/pamuk.htm
http://liblog.blogdo.net/narrativa/il-castello-bianco-oran-pamuk/
http://borislimpopo.wordpress.com/2007/10/02/il-castello-bianco
Mi piacerebbe leggere un altro libro dello stesso autore tradotto da un altro traduttore.
http://www.mondimedievali.net/Rec/pamuk.htm
http://liblog.blogdo.net/narrativa/il-castello-bianco-oran-pamuk/
http://borislimpopo.wordpress.com/2007/10/02/il-castello-bianco
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