lunedì 24 maggio 2010

Rivoluzione urbanistica a Trento

Praticamente in qualsiasi città occidentale esiste un documento come il P.R.G. (town plan) , documento che indica quali sono le decisioni pubbliche che l’amministrazione desidera prendere in futuro e specifica anche quali sono i diritti e gli obblighi degli operatori privati in relazione ai terreni edificabili e/o agli edifici e usi esistenti

Strumento (il P.R.G.) vecchio e insufficiente tendeva a ripetersi e autoconservarsi e considerava la città come un sistema chiuso e tendeva a raggiungere le forme della città ideale.

Le condizioni per un miglioramento debbono avvenire a partire da definizioni formali relativamente aperte, e chiare, così da poter essere accettate e percepite come regole obbligatorie per ottenere una città più giusta. (vedi libro su Venezia e le acque: legge=vita, ndr) Ciò porta a cercare nuove maniere di esprimere la forma urbana a partire dai processi, anziché da sistemi morfologici chiusi, di cercare anche forme di composizione urbana di natura diversa.
Se prima ogni dato o funzione del piano originava forme specifiche che configuravano la città, oggi si debbono considerare le condizioni per programmi complessi

Joan Busquets

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