domenica 2 maggio 2010

dino Gavina

Andrea ci ha portato a vedere vicino a Fano uno dei luoghi di produzione della Simon Gavina e naturalmente ci ha raccontato un po' di questo personaggio.
Andando a sfogliare un libro di casa Morpurgo, ovvero un catalogo di Brera di una mostra a lui dedicata, ho scoperto un po' meglio questa figura. Tra le cose interessanti c'è il ruolo di Lucio Fontana che fece conoscere a Gavina una serie di architetti milanesi che lo influenzarono molto: Marco Zanuso, Pier Giacomo Castiglioni, Luigi Caccia Dominioni, ecc.
La fabbrica che abbiamo visto è stata realizzata da Kazuhide Takahama che è stato uno dei principali collaboratori di Gavina.
Prodi, allora presidente dell'IRI, affidò a Gavina e il suo staff di ripensare all'immagine delle autostrade italiane, il progetto poi si arenò.
Gavina fu promotore di diverse mostre d'arte ed eventi che portarono allu luce artisti poco conosciuti in Italia. Era amico di Marna Abramovic che rea già operativa negli anni '70.
Fondò il centro Duchamp che si dedicava alla riproduzione di pezzi d'arte e di sperimentazione, fondo la Flos, mise in produzione i mobili di Breuer.
Una figura interessantissima attraverso la quale sarebbe possibile ripercorrere e studiare lo sviluppo dell'Italia dopoguerra e il ruolo internazionale che assunse negli anni '60 e '70.

da approfondire:
Virgilio Vercelloni
Gavina e Sgarbi

1 commento:

  1. E' proprio vero! Gavina è sicuramente la persona più interessante ed eccletica che ha maggiormente contribuito con la sua passione culturale, tecnologica e produttiva a dare valore alle idee e al pensiero del progetto italiano. Ho lavorato per Simon negli ultimi anni di vita Gavina... che emozione.

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