lunedì 24 maggio 2010

Enea Piccolomini su Bernardo Rossellino

"Erano state riferite al pontefice molte accuse contro l'architetto: che si era comportato disonestamente e aveva commesso errori di costruzione, e si era assunto il lavoro con un preventivo di 18.000 ducati e ne aveva spesi cinquantamila, perciò [...] avrebbe dovuto essere condannato a risarcire le spese. Era fiorentino questo architetto Bernardo, odioso quindi ai senesi a motivo della sua stessa patria; e tutti in sua assenza gli davano addosso. Pio, dopo che ebbe esaminato i lavori e contemplata tutta quella chiara bellezza, lo convocò e gli disse: hai fatto bene a mentirci sulla spesa futura dell'opera; se ci avessi detto il vero non ci avresti mai persuaso a metter fuori una si gran somma, e questo nobile Palazzo e la Cattedrale stupenda fra quante sono in Italia, non esisterebbero. Per merito del tuo inganno sono sorti in breve tempo questi meravigliosi edifici, che tutti lodano, tranne pochi, rosi dall'invidia e dal livore."

Promana una fragranza di attualità dalle parole con cui Pio II Piccolomini (1458-64) nei Commentari loda Bernardo Rossellino per le architetture della splendida Pienza.

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