giovedì 22 luglio 2010

tangenziali

Tangenziali. Due viandanti ai bordi della città.
Gianni Biondillo & Michele Monina
Guanda editore, Parma, 2010

Un'architetto scrittore e uno scrittore seguono il tracciato delle tangenziali attorno a Milano a piedi e riportano con racconti paralleli la loro esperienza divisa in 190 tappe che copre una distanza di circa 80 km.
Il libro ruota molto attorno al termine psicogeografia, coniato da Debord, dentro il quale fanno rientrarele esperienze dei situazionisti, dei flaneur, di diversi autori inglesi - primo fra tutti Iain Sinclair autore di London Orbital (si è fatto a piedi tutta la M25)- passsando anche per Ballard, al quale il libro è dedicato.

Madre Londra
di Michael Moorock
Londra l'autobiografia di Peter Ackroyd
Serpenti e scale di Alan Moore (libro a fumetti

Il testo racconta la Milano della cintura periferica con i due registri diversi degli scrittori. Interessanti le loro divagazioni o derive (più quelle di Biondillo personalmente) che aprono a quarci storici o notizie su personaggio. Comunque un dea della periferia di Milano ce la si fa e Biondillo ne sa di architettura e di urbanistica e lo spiega ad un livello abbastanza comnprensibile dal lettore medio.
Un difetto che io rilevo è la scarsità di immagini che aiuterebbero molto il lettore a capire meglio ciò che i due scrivono ma si tratta sicura,mente di un limite imposta da questa casa editrice.

Io ho trovato molte cose interessanti che vorrei appuntarmi:

La leggenda del giallo Maria Teresa d'Austria.
"Questa del giallo è una storia a sé. Me la raccontò una volta Marco Romano, di ritorno dall'Accademia di Mendrisio. In realtà dovremmo chiamarlo giallo Casale, mi diceva, dato che ha origine nell'Ottocento, e l'imperatrice austriaca non c'entra nulla. A Casale, a metà strada tra Torino e Milano, si produceva una calce a buon mercato che, data la posizione geografica strategica, poteva essere facilmente venduta nei due capoluoghi (non a caso è un colore che si trova anche a Torino. Nel giro di un nonnulla, in piena renovatio urbis, le facciate meneghine si ingiallirono rallegrando, d'amblée, la città nebbiosa." p.52

Il parco di San Maurizi, in zona Sesto san Giovanni sorge su una collina che era la discarica delle acciaierie Falck.

Verso il nuovo quartiere Rubattino c'è un opera del paesaggista Andreas Kipar sotto la tangenziale.

Via Pitteri vecchia sede dell'istituto dei MARTINITT. Gli orfanelli di Milano. Un istituto storico. Insieme a palazzo delle stelline (le orfanelle)

Carlo Emilio Gadda ne L'adalgisa e La Cognizione del dolore
"...Di ville! Di villule! di villoni ripieni, di villette isolate, di ville doppie, di case villerecce, di ville rustiche, di rustici delle ville, gli architetti pastrufaziani avevano ingioiellato, poco a poco un po' tutti, i vaghissimi e placidi colli delle penici preandine, che , manco a dirlo, digradano dolcemente: alle miti bacinelle dei loro laghi" p 102

L' antirinascimento di Eugenio Battisti

San Donato Metanopoli quartiere ENI ed Enrico Mattei

Istituto Marchiondi Spogliardi 1953 di Vittoriano Viganò si trova a Baggio. Una sorta di riformatorio riformista. (strano gioco di parole)
"Il riformatorio senza muri dove i bambini non scappano" scrisse Bruno Zevi che fu strenuo difensore di quell'opera.

Case popolari di viale Campania di Giò Ponti (quali sono?)

Quartiere di case popolari di INA casa di via Valtrompia (Quarto Oggiaro) che Biondillo dice non essere male sono quelle che abbiamo intercettato quando abbiamo fatto la sezione a Milano e anche a me non sembravano male.

l'edificio di Aldo Rossi in via Maria Drago (madre di G. Mazzini) che abbiamo fotografato quando abbiamo fatto la sezione a Milano ha preso il posto di alcune "case minime" costruite durante il fascismo che Biondillo considera interessanti.

Milanino è un quartiere residenziale a nord di Milano, vicino a Cusano, dove Biondillo e il suo socio hanno costruito una casa ed è un quartiere secondo lui abbastanza interessante

Curiosità:

a Chiravalle si può chiedere ospitalità ai monaci cistercensi (San Bernardo) e fare ritiro.

Giuseppe Di Vittorio uno dei primi e più importanti sindacalisti italiani

Testi

Ivan della Mea (cercare)
Folco Orselli Senza neanche una lira
Giuseppe Genna
Scerbarenco I milanesi ammazzano il sabato

Film:

Fame chimica di Paolo Vari

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