Ho appena iniziato a leggere Norvegian wood - Tokyo blues di Murakami Haruki. Dopo poche pagine si parla già di un pozzo come si parla di pozzi ne L'uccello che girava la viti del mondo.
Leggere quel libro a Tokyo è stata un'esperienza molto intensa perché molti dei luoghi descritti li trovavo spesso nelle nostre peregrinazioni quotidiane a Tokyo con Allegra. Inoltre il caso vuole che in quel periodo da Yoshimura Yosutaka stavo seguendo il concorso per il monumento alle vittime giapponesi nei campi di lavoro in unione sovietica e nel libro si parla anche di questo.
I ricordi di L'uccello che girava la viti del mondo stanno riaffiorando e mi accingo a leggere un altro libro di Murakami; questa volta a distanza dai luoghi descritti, però è interessante scoprire che questo libro è stato scritto in larga parte in Italia. Chissà che esperienza sarà.
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