mercoledì 3 febbraio 2010

Hara 1

tesi di dottorato di Federisco Scaroni

"Tornando comunque a parlare di contesto urbano, posso assicurati che i migliori esempi di contesto a scala umana li ho trovati nei più piccoli villaggio che ho descritto. Una parte della mia ricerca è consistita nel comleto rilievo di questi villaggi"

p.142

"A questo riguardo (parlando di Aldilà...) di recente mi sono riletto La Divina Commedia di Dante Alighieri. Mi sono profondamente sorpreso di non aver quasi trovato accenni all'esistenza di finestre nel testo. Ci sono porte e cancelli ma una o due finistre al massimo.[...] Nella letteratura giapponese non si può trovare alcuna descizione di architettura metafisica." Forse in Murakami?

p.141

"Sia quando ho progettato la stazione di Kyoto, che lo Yamato intarnational building a Tokyo, ho immaginato che sull'intera lunghezza della facciata lo spazio si stesse modificando in un tempo brevissimo, proprio perchè credo nel movemento perpetuo. Ho applicato molte volte questo concetto alla mia architettura e la cosa strana è che questo sitema di pensiero progettuale l'ho ritrovato solamente nel modo di pensare giapponese. Ma molti degli studi su tempo e spazio vengono dall'Europa."

p.141

"Se parliamo di contesto urbano, probabilmente hai ragione, ma c'è un problema di fondo in questa logica. I giapponesi tradizionalmente non credono nel "contesto urbano", proprio per la sua transitorietà. Domani potrebbe esserci una demolizione, un terremoto o un incedio a cambiare tutto. Ma in effetti con questo tipo di attitudine mentale si può trovare sempre una verità."

p.140

"Per tornare al problema della scala e del fuori scala in Giappone, la storia del monaco buddista Kamo No Chomei (1155-1216) è un esempio molto interessante di fuori scala cercato che risale al periodo Heian. Egli cercò di insegnare il Buddismo attraverso l'architettura. Egli scrisse un testo chiamato Hojoki (1212), una sorta di diario romanzato, nel quale narra di come la sua casa fosse stata distrutta da un incendio a seguito di un terremoto. Egli decise di ricostruirla ad un decimo della dimensione originaria. Ma il risultato non lo soddisfece e rimediò al suo errore ricostruendola ad una dimensione di un decimo rispetto alla seconda. Di fatto la casa di cui si dichiarò soddisfatto era grande un centesimo della sua casa originale. E questo è un buon esempio di fuori scala in Giappone (ride) [...] Soldamente se percepisci la piccola scala, puoi percepire la più grande scala di tutte, la Natura.

p.139

"Noi giapponesi ammiriamo profondamente la cultura europea. Ma allo stesso tempo, cerchiamo di avere la speranza che gli europei cerchino veramente di capire quello che noi facciamo, come pensiamo."

p.140

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