martedì 17 gennaio 2023

Stabat Mater - Tiziano Scarpa

Stabat Mater - Tiziano Scarpa
Einaudi 2008

Venezia, antico Ospedale della Pietà, ex orfanotrofio dove Vivaldi insegnava e dirigeva le sue allieve (le orfane). Questa lèambientazione e il punto di vista scelto da Scarpa per il suo romanzo. 

A volte, delle ragazze nobili entrano nel convento per prendrere lezioni di musica e introducono, senza volerlo, parole nuove che hanno un effetto dirompente sulle orfane che vivono in clausura; parole come "passione"

"Le ragazze portano qui dentro parole nuove, o ne pronunciano di già conosciute, ma con significati che non avevo ancora sentito usare. Sono più ricche di noi anche perché vivono più cose e sanno come chiamarle." [...] 

"Quante cose sento in me che non riconosco perché non so come chiamarle![...] "

"Le parole sono come gusci vuoti dove ha anitato un mollusco, ma io non so come ci si sta dentro."

Mi chiedo se in questa epoca di cambiamenti veloci, di informatione abbondante anche noi forse non abbiamo tutte le parole per descrivere quello che ci accade o quello che sentiamo. Come riempire questi gusci che abbiamo o trovarne di nuovi per i significati che questa esistenza ci suggerisce.

"Far morire insieme a sé stesse anche la propria paura di morire. Questo fanno le suore. Non so se considerlarle vigliacche o sante, per questo." pag. 47


venerdì 1 novembre 2013

Ipcc ovvero gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico

L'ipcc è un gruppo intergovernativo nato nel 1988, voluto dell'ONU per studiare i cambiamenti climatici. L'anno prossimo redigerà un rapporto che è stato controllato molte volte e sarà la base per fare delle politiche contro i cambiamenti climatici. La segreteria è a Ginevra. Hanno un budget molto risicato e tanti scienziati lavorano praticamente gratis. La rappresentanza di Stati Uniti e Inghilterra è massiccia.
Insomma aspettiamo i risultati di questo rapporto...

lunedì 28 ottobre 2013

saggio dei baukuh su "l'architettura della città"

Per Rossi non è possibile un "esterno" rispetto alla città, allo stesso modo in cui non si può pensare al di fuori del linguaggio.

p. 90

domenica 6 maggio 2012

una città è una dannata, sfuggente, complicatissima cosa.

Parlare di una città, scriveva Ripellino in uno dei passaggi fulminanti del suo capolavoro, Praga magica, non può essere che una narrazione "sconnessa, sbandata, a frastagli, scritta nell'insicurezza e nei mali, con disperàggine e con pentimenti continui, con l'infinito rimorso di non conoscere tutto, perché una città, anche se assunta a scenario di una flanerie innamorata, è una dannata, sfuggente, complicatissima cosa" Dal sito del laboratorio urbano di Trento Cercare e leggere Praga Magica di Angelo Maria Ripellino

giovedì 19 aprile 2012

the day the earth stood still



Ho rivisto un pezzo del remake di questo film degli anni'50 di Robert Wise (che ha fatto anche west side story). Mi ha colpito la potenza dell'immagine dell'extraterrestre con sembianze umane, un semplice manichino, in scala più grande che rimande quasi sempre fermo. Sarebbe da vedere l'originale.

domenica 15 aprile 2012

massima di Michelangelo




Lo studio Waelchli e Brauen per il 2012 ha fatto un calendario dove ogni giorno c'è la citazione di una frase di un architetto.
Il 6 marzo hanno scelto una frase di Michelangelo Buonarroti che è nato il sei marzo 1475.

If people knew how hard I had to work to gain my mastery, it would be not seem so wonderfall at all.

di inconscio, funghetti allucinogeni, stanze anecoiche e altro

La nostra mente ha bisogno di stimoli, imput. Parlando con Vernes, il ragazzo di Sandra si diceva che la nostra mente a costantemente bisogno di stimoli. Lui mi diceva che se non ci sono dall'esterno ad un certo punto interviene il subconscio e così si può esplorarlo. Leggo questo articolo dal corriere dove si dice che una persona non riesce a stare per più di tre quarti d'ora in una camera anecoica, senza nessun rumore, si rischia di impazzire. fa riflettere... http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_15/stanza-silenzio-burchia_e4a5625a-86fe-11e1-9381-31bd76a34bd1.shtml